Le Certificazioni Uniche inviate entro lo scorso 9 marzo possono essere corrette, senza incorrere in sanzioni, inviando un modello sostitutivo entro oggi 12 marzo 2015.
Oggi è l’ultimo giorno entro il quale è possibile correggere senza incorrere in sanzioni le certificazioni uniche che sono state inviate entro la scadenza ordinaria dello scorso, 9 marzo.
Per effettuare la correzione delle certificazioni occorre inviare un modello sostitutivo e/o di annullamento attraverso una nuova certificazione, che sostituisce completamente la precedente.
Gli interventi di sostituzione/annullamento senza sanzioni presuppongono l'invio delle certificazioni originarie nei termini, anche se con dati errati infatti, nel caso in cui la certificazione non sia stata invece inviata nel termine di Legge cioè entro il 09 marzo l'omissione non è più regolarizzabile, a meno che non si tratti di certificazioni uniche che contengono esclusivamente redditi non dichiarabili mediante il modello 730 (come i redditi di lavoro autonomo non occasionale) che possono essere inviate anche dopo la data del 09 marzo 2015 senza applicazione di sanzioni, come da comunicato stampa dell’Agenzia delle Entrate del 12 Febbraio 2015.
Ricordiamo che il decreto sulle semplificazioni fiscali (D.lgs 175/2014) ha previsto che si applichi una sanzione di Euro 100,00 per ogni certificazione unica errata (e non sanata nei 5 giorni), tardiva od omessa. Nel caso in cui, invece, il contribuente avesse inviato nei termini un file che poi è stato scartato dal servizio telematico, per non incorrere in sanzioni dovrà procedere ad un nuovo invio entro i 5 giorni lavorativi successivi alla data di ricezione della ricevuta che attesta lo scarto. Tale procedura si applica anche ai modelli sostitutivi inviati entro il 12 marzo.
Pertanto nel caso in cui dovessero venire scartati dal sistema telematico, ci saranno comunque altri 5 giorni lavorativi per procedere al reinvio del dato corretto.