Dal 2015 i contribuenti che intendono avviare una nuova piccola impresa o attività professionale potranno accedere al nuovo regime dei minimi introdotto dalla Legge di stabilità 2015 direttamente al momento della richiesta di apertura della partita Iva.
Alle nuove partire Iva che intendono esercitare in forma individuale, con ricavi o compensi tra 15.000 e 40.000 euro (a seconda del tipo di attività economica), potranno avvantaggiarsi di un sistema di favore con minori adempimenti e minori imposte da pagare.
CATEGORIA | SOGLIA RICAVI |
Professionisti | 15.000 euro |
Attività di alloggio e ristorazione | 40.000 euro |
Industrie bevende e alimentari | 35.000 euro |
Commercio all’ingrosso e al dettaglio | 40.000 euro |
Commercio ambulante e altri prodotti | 20.000 euro |
Costruzioni | 15.000 euro |
Intermediari del commercio | 15.000 euro |
Attività professionisti, scientifiche, sanitarie, istruzioni | 15.000 euro |
Altre attività economiche | 20.000 euro |
L’imposta unica, che sostituirà Irpef, addizionali regionali e comunali e Irap, sarà ad aliquota fissa del 15% sul reddito imponibile determinato forfettariamente sulla base dei ricavi o dei compensi.
Tra i vantaggi che derivano dall’adesione al nuovo regime, nessuna ritenuta d’acconto da applicare ed esonero dal versamento dell’Iva e dai principali adempimenti come, ad esempio, l’obbligo di registrazione e di tenuta delle scritture contabili. Inoltre, nessun limite temporale per la permanenza nel regime e nessun limite di età per accedere.
Chi si avvale del regime per avviare una nuova attività, infine, beneficerà di un’ulteriore riduzione di 1/3 del reddito imponibile per i primi 3 anni.
L’adesione al nuovo regime è consentito anche a coloro che, in precedenza, aveva optato per il previgente regime dei minimi.
E' prevista la possibilità di ridurre i versamenti contributivi (solo per gli artigiani e i commercianti), nonché l’esonero dagli studi di settore e dallo spesometro.
Da segnalare, altresì, che i contribuenti che dal regime ordinario passano a quello agevolato avranno l’obbligo di restituire l’Iva detratta (salve specifiche eccezioni per alcuni beni strumentali), mentre nell’ipotesi di decadenza dal regime diverrà obbligatorio, dall’anno immediatamente successivo, adottare il regime contabile ordinario o semplificato (in relazione al volume dei ricavi/compensi).
Infine, qualora il reddito complessivo superi i 20.000 euro, la permanenza nel regime è subordinata al fatto che il reddito da lavoro autonomo siano prevalente rispetto agli altri redditi.