BAIL IN: COSA E' COSTUI
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Ovviamente non si tratta di una parolaccia ma sicuramente non è una buona notizia. Si tratta di una norma che da luglio è in vigore anche in Italia. Dal primo gennaio 2016, se le banche saranno in default, potranno attingere dai conti correnti sopra i 100mila euro, dalle azioni e dalle obbligazioni dei propri clienti-risparmiatori. "È una misura inaccettabile - tuona il presidente dei deputati azzurri, Renato Brunetta - è un vero e proprio prelievo forzoso contro le famiglie, contro le imprese, e solo nell’interesse delle grandi banche".
Il cosiddetto bail out, il salvataggio dall’esterno tramite le casse pubbliche, viene infatti sostituito dal bail in, ovvero il salvataggio delle banche attingendo a risorse interne, con prelievi anche dai correntisti. Una misura che scatta in automatico nel caso di una crisi bancaria. Dal primo gennaio dell'anno prossimo i problemi degli istituti di credito dovranno essere risolti internamente ricorrendo ai depositi superiori ai 100mila euro, oltre che agli azionisti e agli obbligazionisti meno assicurati. "Il governo - si legge - valuterà l'opportunità di stabilire modalità applicative del bail in coerenti con la forma societaria cooperativa".
DONAZIONE FRAUDOLENTA
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La Cassazione, con la sentenza n. 36378/2015, ha affermato che il presunto evasore fiscale che dona a un parente un immobile risponde di sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte. La presenza di altri beni e la possibilità della revocatoria infatti non fanno venir meno la punibilità della condotta.
JOBS ACT Ammortizzatori sociali
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- Il decreto attuativo del Jobs Act in tema di ammortizzatori sociali approvato il 4.09.2015 prevede, tra l’altro, quanto segue:
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